“Catania resta tra le città più insicure d’Italia e questo primato negativo riconduce a molteplici responsabilità dalle quali il Comune non può ritenersi estraneo”, questa la denuncia dei consiglieri del Gruppo La Destra-Alleanza Siciliana, Gemma Lo Presti, Nello Musumeci, capogruppo, Manfredi Zammataro, nel corso della seduta straordinaria appositamente richiesta per affrontare il problema della sicurezza in città.
Nel corso del dibattito, durato circa 4 ore, durante il quale sono intervenuti tutti i capogruppo, alla presenza degli assessori Pesce e Cannizzo, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, i consiglieri de La Destra hanno sottolineato come il problema della diffusa illegalità non è certo nuovo, anche se la crisi economica mondiale ha reso più vulnerabili alcune fasce sociali.
“Non è solo un problema di micro e macro criminalità o di delinquenza minorile, ma è l’accentuarsi del fenomeno dell’usura, delle estorsioni agli operatori economici, mentre appare inquietante il moltiplicarsi di agenzie finanziarie, di negozi “compro oro” e il dilagare dei grandi centri commerciali la cui sorte sembra già segnata mentre nulla si sa su quella che seguiranno le vaste cubature immobiliari realizzate, hanno sottolineato i consiglieri Lo Presti, Musumeci e Zammataro secondo i quali il sindaco deve riappropriarsi del ruolo di coordinamento e interlocuzione con il prefetto e varare un piano per la sicurezza che veda coinvolte sul piano operativo pattuglie interforze e non solo i vigili urbani”.
Sì, infine,alla lotta all’abusivismo commerciale e alla prostituzione, ma alzando il tiro. A poco serve perseguire il piccolo venditore al dettaglio o la singola prostituta, mentre bisognerebbe colpire i centri di produzione e di stoccaggio della merce contraffatta o i racket che gestiscono il mercato del sesso. È necessario anche stilare una mappa dei nuovi bisogni sociali della città per tentare un’azione di prevenzione utile quanto quella di repressione.
La seduta si è conclusa con l’illustrazione da parte del capogruppo Nello Musumeci di un ordine del giorno che con l’intesa di tutto il Consiglio sarà votato in occasione della prossima seduta.
Daniele Lo Porto